
Auto: il Rally del Salento banco di prova per talenti veri

Il 23 e 24 maggio con 7 prove speciali, la prima in notturna
Il Rally del Salento banco di prova per talenti veri Il terzo appuntamento del Trofeo Italiano Rally organizzato dall'Automobile Club Lecce il 23 e 24 maggio concentrerà il suo fulcro alla Pista Salentina la cui storia trasuda di passione per l'automobilismo sportivo. 7 prove speciali, la prima in notturna e un percorso compatto con quasi il 40% di prove speciali. Ne parlano Paolo Andreucci e Piero Longhi. Manca poco più di un mese al 57° Rally del Salento, 7° Rally Storico del Salento e Salento Historic Regularity Rally, l'evento organizzato dall'Automobile Club Lecce che il 23-24 maggio ospiterà il Trofeo Italiano Rally, terzo appuntamento, e la Coppa Rally di Zona oltre ai due eventi per auto storiche. Sono tanti i talenti che sono passati sul percorso della competizione leccese e che hano spiccato il volo verso successi iridati e tricolori. Dal giovane finnico Kalle Rovanpera Campione del Mondo Rally 2022-2023 su Toyota, che nel 2017 vinse la prova alla "Conca" risultando ad oggi il più giovane vincitore di una prova speciale della gara; dalla Repubblica Ceca Jan Kopecky, pilota Rally2 iridato Skoda, vincitore dell'edizione 2010, l'11 volte tricolore Paolo Andreucci unico a vantare il poker di successi a Lecce, Piero Liatti che nel 1987 fu il più giovane vincitore della gara, mentre il record di prove vinte in un'unica edizione (18 su 19) appartiene a Renato Travaglia nel 2002. L'ultima edizione, quella del 2024 fu a favore del bresciano Luca Pedersoli con Corrado Bonato su Citroen DS3, tallonato dal molisano Giuseppe Testa con Gino Abatecola, davanti al friulano Luca Rossetti navigato da Nicolò Gonella, entrambi su Skoda Fabia. La manifestazione, una delle più longeve e popolari d'Italia, si appresta ad abbracciare il territorio con un programma sportivo di alto livello che avrà il suo fulcro alla Pista Salentina di Ugento, a Torre San Giovanni, uno degli emblemi del motorsport pugliese che da sempre è sinonimo di passione. Con grande coerenza con la propria filosofia sportiva e organizzativa, per l'edizione 2025 il quartier generale del Rally del Salento sarà ospitato interamente presso la Pista Salentina. La struttura accoglierà infatti direzione gara, centro classifiche, sala stampa, parco assistenza, partenza e arrivo, oltre ad ospitare la prova speciale "Pista Salentina", che aprirà ufficialmente le ostilità venerdì 23 maggio alle ore 20:15, con il fascino unico della notte e delle luci supplementari montate sui cofani delle auto. Una scelta strategica che consentirà all'organizzazione di proporre un percorso straordinariamente compatto, in grado di unire efficienza logistica e spettacolarità. Il rally si articolerà su 7 prove speciali per un totale di 80,54 km cronometrati, a fronte di 133,34 km di trasferimenti e una distanza complessiva di 213,88 km. A colpire è soprattutto l'elevata incidenza delle prove speciali sull'intero percorso: il 37,7%, un valore particolarmente alto per una gara TIR, che rappresenta un vantaggio concreto per gli equipaggi sia in termini sportivi che operativi e logistici. Significative le parole di due figure simbolo del rallismo italiano come Paolo Andreucci e Piero Longhi che hanno intrecciato parte della loro storia sportiva proprio con il Rally del Salento. Il pluricampione toscano, quattro volte vincitore della gara e salito nove volte sul podio con ben 55 prove speciali vinte, non ha mai nascosto il legame speciale con questa competizione, esaltandone l'atmosfera unica e la straordinaria accoglienza del pubblico pugliese, capace ogni anno di trasformare la corsa in una vera festa popolare del motorsport. "Percorso altamente formativo, utile alla crescita di ogni pilota, soprattutto i giovani"-. Piero Longhi, oggi punto di riferimento della Scuola Federale ACI Sport in qualità di coach per il progetto ACI Team Italia ed Istruttore Federale, ha sottolineato invece l'alto valore formativo del Rally del Salento. Secondo Longhi, il percorso e le prove speciali del Salento rappresentano un unicum nel panorama nazionale, con un tasso tecnico elevatissimo che rende queste strade perfette per la crescita dei giovani piloti e per affinare le capacità anche dei driver più esperti. "Tanti ricordi sportivi mi legano ad una terra unica per accoglienza ed ospitalità. Il Salento è una tappa immancabile nel curriculum di ogni pilota che desidera crescere ed imparare".
M.Hill--SFF